Anche se ti amo

Forse non ero quello giusto,
Forse non era il momento giusto,
Forse non è colpa di nessuno,
Ma io ti ho amata davvero
Anche se hai stracciato ogni mia poesia
E rifiutato ogni mio abbraccio
E io ti ho aspettato per tanto tempo
E ho messo in pausa la mia vita
Per permettere un ritorno
Che non c’è mai stato
Anche se mi hai ferito, deluso e lasciato
Senza la possibilità di far nulla
Anche se ho accettato che sia andata cosi
Anche se ti ho lasciata andare
Anche se ho deciso di andare avanti con la mia vita
E ho finito le lacrime nei miei occhi
E ho gettato ogni mio sogno da un dirupo
Nonostante tutto questo dolore
Io ti amo
E anche se troverò qualcun altro
E mi sposero con qualcun altro
E avrò dei figli con qualcun altro
E mi abbraccerò con qualcun altro
E bacerò qualcun altro
Quando chiuderò gli occhi la notte
Vedrò i tuoi nel mio sonno
E nel silenzio della sera
Una lacrima scaverà il mio corpo
E scenderà nel mio petto
Riaprendo nel mio cuore
Quella ferita inguaribile
Che avrà la forma del tuo nome.

Patella

Sei uno scoglio a cui mi aggrappo

per resistere alle intemperie del mare,

che mi sembra saldo e sicuro

nella continua risacca del mare,

eppur ispido e duro,

così scivoloso,

così scomodo e crudele sul mio ventre molle e lacerato.

Eppur un mare mi aspetta

e alle tempeste si alternano sereno e avventura.

E una spiaggia si stende lunga per il mondo.

E forse tutta la meraviglia del mondo si staglia

oltre questo piccolo scoglio.

E io tutta la sto perdendo,

quando così poco basterebbe a lasciarti andare,

a smettere di aggrapparmi

a una paura irreale.

Vorrei che non fossi

Vorrei sparissi, semplicemente smettessi di essere, dal mio presente ma ancor più dal mio passato.

Vorrei vivere come se non fossi mai stata, così da non potermi mancare, da non poterti sognare, da non temere un tuo messaggio, un tuo sguardo, un tuo bacio.

Vorrei che non fossi per me nulla, se non una nostalgia di qualcosa che non è mai stato. Un sentore di assenza nel petto nei meriggi autunnali che non sai chiamare per nome, ne sai comprendere nella mente.

Vorrei che per me fossi quel qualcosa che manca sempre quando piove in silenzio e nessun ricordo ci consola.

Quell’indefinito costante che muove all’arte gli artisti, alla guerra i potenti e all’azione il mondo intero e che tutti vivono senza saper nominare.

Tranne me, per il quale hai un nome, chiaro e ineffabile che, ahimè, non saprò dimenticare.

D’amori superstiti

Una danza
Che stanca
Quella del cuore
Tra i superstiti
Degli amori inconclusi.
Ed é cosí
Che avanzi un passo
Arrossisci
E riarretri
E l’altro ti viola
Con una troppa fiducia
Che non riesci a pesare
Che ti sbilancia
E si fugge
Lontano
All’interno.
Ed il passo si storpia
E l’altro ferito
Rimbalza
Su un muro di forse
E ridosa la gioia
Nei sorrisi inespressi.
E si aspetta
Per il prossimo fiato
Nella musica del presente
Senza che il ritmo si stenda
Senza che gli arti si spengano
Febbricitanti
Per il ritmico palpitio
D’una danza insolente
Che riverbera dentro
Rivelata da occhi
Troppo poco timidi
Per non esser sinceri..

E non è bastato

Quando un uomo ti ama

E fa di tutto per te

E si calpesta l’anima per starti accanto

E non vede che rose da regalarti

E il tuo sorriso tra la gente

E non dorme la notte

E non vive di giorno

Perché ogni pensiero, ogni respiro

È cosi intriso di te

Da non rendere nient’altro nella vita

Meritevole di un solo momento d’attenzione

Quando quell’uomo ti lascia

E volta le spalle

Non aspettare un ritorno,

Non sperare in un momento

Per riaverlo in futuro

Non credere nulla

Non scrivergli

Non pensarlo

Perché quell’uomo l’hai perso

Perché lui ti ha dato il suo tutto

E non è bastato.

Black

Nero

Nero è un colore

L’assenza di colore

Nella sintesi additiva

O la somma di tutti, in quella sottrattiva

La somma di tante ingiustizie

Che ci tolgono valore

O l’assenza di umanità

Nella voce della gente.

Nero è un livido

Che sul nero non si vede

E cosi una storia

Fatta di dolore

Che cela per se stessa

La forma del proprio livore.

Cosi è che voci nere

Parlano a voci nere

Con un canto che gli altri

Non posso ascoltare

Perché risuona in una pelle

Che non è la loro.

Perché il nero non è un colore

Ma è un’assenza nel mondo

Che parla di tutti.

Ed è per questo che conta.

Perché è il colore che parla di un dolore

Che nessuno dovrebbe provare.

L’amore ai tempi del Covid

L’amore ai tempi del corona
È difficile
Perché si spera di più
Si cercan di più
Dei segni negli astri
Si crede di più che la vita sia un film
E noi i protagonisti
Di una guerra col mondo
Noi gli eroi
Di questo dramma globale.
Ed ora che il grande atto si compie
Tutto si dispiega in nostro favore
Come da copione
E la pellicola gira
E i drammi ci circondano
E tutto è grandezza
Di umani dolori
Di umane speranze
Eppure tutto accade
Senza che niente succeda..
E la pellicola segue
E il riflettore si spegne
E noi usciamo
Come comparse intraviste
E dell’amore rimane
Quel che in principio avevamo.