Siamo cercatori
illusionisti
sognatori
di significati
costruttori di storie
lettori di mondi infiniti
nelle venature di un tronco
siamo i figli
del potere narrativo
succubi della vacuità
del nostro creato
dei di un credo
che non valica il narrato.
Vaghiamo
cantando muti
in un mondo sordo e afono
disegnando note
su pentagrammi ciechi
e balliamo, eccome balliamo
ad occhi chiusi
freneticamente
e non osiamo, nemmeno un momento,
placare il nostro sogno
per scoprire cosa al nostro risveglio
sarà risparmiato.
Troppo buio è il riverbero
di un mondo senza passato.
Forse uscendo di casa ed incontrando persone il vuoto troverebbe almeno un significato…
Oppure semplicemente liberando se stessi…
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Stupenda complimenti
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Grazie 🙂
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Molto bella!
Ciao, buongiorno! 🙂
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Buongiorno a te, grazie 🙂
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Bella poesia 🙂
“succubi della vacuità
del nostro creato”
mi rispecchia appieno 😀
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