Vorrei sparissi, semplicemente smettessi di essere, dal mio presente ma ancor più dal mio passato.
Vorrei vivere come se non fossi mai stata, così da non potermi mancare, da non poterti sognare, da non temere un tuo messaggio, un tuo sguardo, un tuo bacio.
Vorrei che non fossi per me nulla, se non una nostalgia di qualcosa che non è mai stato. Un sentore di assenza nel petto nei meriggi autunnali che non sai chiamare per nome, ne sai comprendere nella mente.
Vorrei che per me fossi quel qualcosa che manca sempre quando piove in silenzio e nessun ricordo ci consola.
Quell’indefinito costante che muove all’arte gli artisti, alla guerra i potenti e all’azione il mondo intero e che tutti vivono senza saper nominare.
Tranne me, per il quale hai un nome, chiaro e ineffabile che, ahimè, non saprò dimenticare.