Una danza
Che stanca
Quella del cuore
Tra i superstiti
Degli amori inconclusi.
Ed é cosí
Che avanzi un passo
Arrossisci
E riarretri
E l’altro ti viola
Con una troppa fiducia
Che non riesci a pesare
Che ti sbilancia
E si fugge
Lontano
All’interno.
Ed il passo si storpia
E l’altro ferito
Rimbalza
Su un muro di forse
E ridosa la gioia
Nei sorrisi inespressi.
E si aspetta
Per il prossimo fiato
Nella musica del presente
Senza che il ritmo si stenda
Senza che gli arti si spengano
Febbricitanti
Per il ritmico palpitio
D’una danza insolente
Che riverbera dentro
Rivelata da occhi
Troppo poco timidi
Per non esser sinceri..
Incisi
E non è bastato
Quando un uomo ti ama
E fa di tutto per te
E si calpesta l’anima per starti accanto
E non vede che rose da regalarti
E il tuo sorriso tra la gente
E non dorme la notte
E non vive di giorno
Perché ogni pensiero, ogni respiro
È cosi intriso di te
Da non rendere nient’altro nella vita
Meritevole di un solo momento d’attenzione
Quando quell’uomo ti lascia
E volta le spalle
Non aspettare un ritorno,
Non sperare in un momento
Per riaverlo in futuro
Non credere nulla
Non scrivergli
Non pensarlo
Perché quell’uomo l’hai perso
Perché lui ti ha dato il suo tutto
E non è bastato.
Il segreto per andare avanti
Il segreto per andare avanti è non fermarsi.
Ad un certo punto ti ritroverai senza più sapere dove stai andando, ma l’unica cosa certa è che alla fine sarai in posto molto lontano e, nel bene e nel male, sarà molto difficile ritornare al punto da cui eri partito.
Black
Nero
Nero è un colore
L’assenza di colore
Nella sintesi additiva
O la somma di tutti, in quella sottrattiva
La somma di tante ingiustizie
Che ci tolgono valore
O l’assenza di umanità
Nella voce della gente.
Nero è un livido
Che sul nero non si vede
E cosi una storia
Fatta di dolore
Che cela per se stessa
La forma del proprio livore.
Cosi è che voci nere
Parlano a voci nere
Con un canto che gli altri
Non posso ascoltare
Perché risuona in una pelle
Che non è la loro.
Perché il nero non è un colore
Ma è un’assenza nel mondo
Che parla di tutti.
Ed è per questo che conta.
Perché è il colore che parla di un dolore
Che nessuno dovrebbe provare.
Perdere chi ti fa bene
Perdere chi ci fa star bene è terribile, ma la vera tragedia è dimenticarsi il modo di star bene con se stessi.
L’amore ai tempi del Covid
L’amore ai tempi del corona
È difficile
Perché si spera di più
Si cercan di più
Dei segni negli astri
Si crede di più che la vita sia un film
E noi i protagonisti
Di una guerra col mondo
Noi gli eroi
Di questo dramma globale.
Ed ora che il grande atto si compie
Tutto si dispiega in nostro favore
Come da copione
E la pellicola gira
E i drammi ci circondano
E tutto è grandezza
Di umani dolori
Di umane speranze
Eppure tutto accade
Senza che niente succeda..
E la pellicola segue
E il riflettore si spegne
E noi usciamo
Come comparse intraviste
E dell’amore rimane
Quel che in principio avevamo.
Troppi difetti
Sei piena di difetti.
Ed è questo il problema.
Poiché nessuna donna
È quella che sogno
Se privata anche di uno solo
Di quei mille tuoi difetti.
Un po’ mi manchi
Un po’ mi manchi, solo un po’
Tutte le notti
In qualche risveglio
Nei mille ricordi
Di vacanze passate
Di cene, matrimoni, compleanni
Nelle foto, nelle parole, nelle promesse
Sentite
E mai avverate
Negli abbracci serali
E i baci al mattino
Negli sguardi carichi di cose non dette
Troppo grandi per essere vere
Nelle paure di un domani
Che si desiderava davvero
Ma per il quale non ci si sente mai
Davvero pronti..
Il mondo va avanti
E un po’ mi trascina
Eppure
Ad ogni battito
Del cuore
Davvero, ti dico
Un po’ mi manchi.
Tuo ero ma..
Tuo ero, sono, sempre stato.
Tuo ma non di me, mai mio, mai libero, mai sicuro. Catene di gioia e speranza, di significato ed essenza. Prigioniero di un futuro troppo bello da poter essere scambiato. Il dramma d’un amore insostituibile, a cui tutto di me era legato.
Tutto di me lo è tutt’ora.
E nei miei occhi la pochezza di quant’ero. E tu principessa d’un cialtrone, dama senza castello, regina d’una reggia senza mura. E io misero me, ad avermi come unica cosa da donare. Quanta pochezza ai miei occhi da scambiarti per l’assoluto sogno del mio cuore.
Quanta paura serve a un uomo innamorato per fargli perdere il suo amore? Solo quel tanto che a me è bastato. Quel tanto che gli cala gli occhi, e gli allontana le mani, e gli toglie il calore dalle braccia. Quel tanto che basta a far sentire il suo tutto, poca cosa, dimenticato.
Quel tanto di troppo che piega l’amore d’un uomo nel peccato, e gli fa cercare nella crudeltà quella libertà che tanto ha sperato, d’essere padrone del suo cuore, d’essere del proprio amore comandante e non soldato. Cosi si uccide un sogno realizzato. Così si perde l’unica donna a cui il proprio cuore sempre sarà legato.
Solo scrivere di te
Non ho smesso di scrivere di te, di pensare te, di sognarti.
Né di amarti.. mai ho smesso.
Di sperare si.
Di vedere il mio sentire un pozzo, le mie parole, funi, il tuo silenzio un arido terreno da poter abbeverare.
Ho smesso di cercare.
E tengo per me le piogge del mio cuore. E non cerco germogli nel tuo viso. E aspetto la rosa di cristallo appassire, aspetto il mio tormento lenire, questo mio infinito amore finire..
Aspetto un malanno esacerbato da poter prevenire e che finalmente giunga il giorno del mai stato.