No. Non ascoltate chi vi dice che l’amore è equilibrio, felicità, rispetto.
L’amore non è niente di tutto ciò.
L’amore è dipendenza, fisica, psichica, totale. È droga, chimicamente parlando.
È sniffare la pelle di chi si ha accanto e non averne mai abbastanza.
L’amore e ciò che dà senso alla vita e non ha senso. Perciò tutto torna.
Il resto: l’equilibrio, la fiducia, la stabilità, è solo sopravvivenza.
Non è biologicamente necessario, non è appetito sessuale. È esistenzialmente necessario. È il senso. È la vita.
È il bisogno disperato che ogni essere senziente ha di trovarsi un posto in questa esistenza. È La Risposta alla Domanda. Ed è ineffabile ed effimera.
E non sa tacere, ne parlare.
E no, non è bello. Non confondetelo con la felicità, quella è un asintoto, una distorsione della nostalgia, un miraggio, un sogno, un errore cognitivo e un conforto.
L’amore si vive, ci vive. Ma non spesso, non troppo, quasi sempre a piccole dosi, esplosive, laceranti. E alla fine i piu lo rigettano, si accontentano di surrogati. I piu lo negano. Sanno che c’è, ma è troppo. Troppo per noi. E non lo meritiamo, tanto dolore, tanto significato, tanta pienezza esistenziale.
Non meritiamo l’amore, nella sua duplice accezione dicotomica affermo: Non lo meritiamo.
È troppo, per noi che siamo cosi poco.
Eppure amiamo e ne siamo dipendenti.
È per questo che esistono i figli.